Marmalade Boy (ママレード·ボーイ Mamarēdo Bōi) è una serie
manga shōjo, composta da
otto volumi e disegnata da
Wataru Yoshizumi per il magazine
Ribondella
Shueisha tra il
1992 e il
1995. Dalla serie è stato tratto
un anime in settantasei episodi che presenta un finale differente da quello dell’opera originale (e c’è anche un immenso fillerone, visto che la serie è stata fatta tra il 1994 e il 1995),
un Anime Film (che fa da prequel alla storia),
un drama televisivo di origine
taiwanese (Júzǐjiāng Nánhái) e una decina di
Light Novel, che attestano l’indiscusso
successo della serie. In Italia l’anime è andato in onda su
Italia 1 (con la famosa sigla cantata da Cristina d’Avena), mentre il manga è stato stampato svariate volte dalla
Planet Manga, partendo da un’edizione realizzata con le terribili
sottilette, passando dai classici tankobon (versione
Collection), una
Gold (ed è meglio che non mi esprima sulle Gold) e, infine, una
Deluxe. Personalmente ho una
Collection, che è semplice, economica e senza pagine a colori o sovraccoperta. La
Deluxe (credo che sia l’unica disponibile, ora come ora), ha invece la
sovraccoperta.
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I doppi genitori degeneri. Quelli castani sono i Koishikawa, mentre i biondi i Matsura |
Miki Koishikawa è una ragazza
nella media, non bellissima e senza particolari capacità, ovvero la classica
protagonista da manga shōjo. Una mattino come un altro i suoi genitori le comunicano che desiderano
divorziare e
risposarsi rispettivamente con il signore e la signora
Matsura, loro vecchi amici che hanno ritrovato in un recente
viaggio alle Hawaii. Miki ne rimane
sconvolta (come non capirla, povera ragazzina, il concetto di preparazione psicologica è del tutto estranea ai suoi vecchi) e si oppone
con tutte le sue forze all’idea, così i genitori degeneri organizzano
una cena dove presentarle i loro
futuri partner e il loro figlio adolescente
Yuu.
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Il nuovo fratellino acquisito da Miki |
Questo, manco a dirlo, è
un figaccionemai visto e Miki
se ne innamora al primissimo sguardo, sperando di avere anche un aiuto nella sua
crociata anti scambio di genitori, sennonché il giovanotto, nonostante l’aspetto da
figlio modello, pare essere
un apatico stronzetto che se ne sbatte allegramente di quello che i suoi genitori vogliono o non vogliono fare.
Morale della favola, nonostante tutte
le proteste di Miki, le immancabili lacrimucce e un po’ di patemi d’animo, i quattro adulti squinternati
procedonocon il loro piano, che prevede anche di andare a vivere
tutti insieme in una grande casa.
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Miki con Meiko e Arimi |
La convivenza porta Miki a
conoscere meglio il bellissimo Yuu (che si diverte da matti a farle scherzoni da asilo infantile) e sua madre
le dice apertamente di non innamorarsi di lui (anche perché diventerebbero in qualche modo fratelli, almeno legalmente) ma ovviamente questo
saggio suggerimento (l’unico che sarà elargito dalla signora Koishikawa in tutta la serie) rimarrà
inascoltato. A rendere ancora
più complicata la situazione intervengono anche
Meiko, la migliore amica di Miki, che nasconde un grande segreto,
Ginta, il suo migliore amico ed ex amore dei tempi delle medie, che evidentemente prova ancora qualcosa per lei, e
Arimi, ex fidanzata di Yuu.
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I due piccioncini |
Ovviamente
i personaggi messi in scena non sono tutti qui ma, tendenzialmente, seguono lo schema
lei/lui/l’altro o
lei/lui/l’altra, con Miki e Yuu nel ruolo di lui e lei, ovvero, tutte le volte che
sembra che finalmente i due protagonisti possano stare insieme
senza uccidersi di pippe mentali per stupidaggini, arriva qualcuno a metter loro
i bastoni tra le ruote. Miki è una ragazzetta
insicura e
poco furba ma decisamente
energica che, per ogni cavolata, si deprime o scoppia di rabbia, finendo per
fraintendere tutto il fraintendibile e dimostrando in più occasioni di
non fidarsi del ragazzo che sostiene di amare (cioè, questa ha la sensibilità di un boscaiolo canadese, senza offesa per i boscaioli canadesi). Non capisco come mai
tutti i figaccioni della serie le corrano dietro:
non è furba, non è particolarmente intelligente, non è bella e non è neppure troppo simpatica!
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Satoshi all'opera |
Yuu, d’altro canto, sarà anche bellissimo, ma è uno
psicopatico con gravi problemi infantili irrisolti. Per dire, è convinto che il signor Matsura
non sia suo padre, per cui passa mezza serie a cercare di scoprire chi sia
il suo genitore biologico, usando il rinomato metodo
“prima o poi lo becco” e testando
sistematicamente tutti gli adulti che circolano nel manga.
Purtroppo, nonostante si ritenga
un gran genio, non gli viene in mente di fare la cosa più semplice:
chiederlo direttamente a sua madre!
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Suzu, la cugina piccola pazza di Satoshi |
A loro va aggiunto
Ginta Suo, un simpatico ragazzetto che applica con successo la tecnica
“prima agisci e poi pensa” e che, quindi, ha un’insana tendenza a
mettersi nei guai, la bella ed elegante
Meiko (l’unico personaggio intelligente della serie) e
Satoshi Miwa, il classico dongiovanni dalla non irreprensibile fama che sembra far di tutto per
rendersi ambiguo e
fraintendibile. Ovviamente Yuu fa che diventare il suo
amico del cuore, così, tanto per far credere a Miki di avere anche dei
concorrenti maschi. Arrivano poi, dalla ex-scuola di Yuu,
Arimi Suzuki, la sua bellissima, elegantissima, simpaticissima e tutti gli -issima che possano esserci per far venire un embolo alla protagonista,
spasimante di Yuu, seguita a ruota da
Tsutomu Rokutanda, il cugino sfigato di Ginta, da sempre innamorato di lei. A chiudere il quadro narrativo ci sono, infine, l’iperattiva
Suzu Sakuma, modella splendida e cugina di Satoshi (con un gusto perverso nel formare a forza delle coppie) e
Kei Tsuchiya, un pianista depresso che lavora con Miki in gelateria (uno normale in tutta la serie non c’è, tutti hanno problemi talmente grossi che rasentano il ridicolo).
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Quasi tutto il cast della serie |
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Miki sconvolta |
Il disegno di
Wataru Yoshizumi non è tra i miei preferiti e, pur essendo molto
netto e
chiaro e rendendo le tavole molto
ben leggibili, presenta diverse
imperfezioni. Innanzitutto i personaggi hanno tutti un aspetto
molto simile tra di loro (cambiano principalmente per il taglio di capelli e i vestiti, ma i visi non sono particolarmente caratterizzati) e, spesso,
le espressioni sono eccessive e poco realistiche. Inoltre,
i corpi non sono ben delineati e
gli indumenti, più che indossati, paiono quasi appoggiati (Miki sembra un manico di scopa con la divisa scolastica). Inoltre,
i pochissimi sfondi presenti sono sufficienti a dare solo una parvenza di ambientazione, senza mai caratterizzare in modo dettagliato gli ambienti e, spesso e volentieri, vengono
sostituiti con retini o motivi decorativi.
Marmalade Boy è un manga che amai molto quando lo lessi la prima volta (a circa sedici anni), un po’ perché era una storia che
da tempo desideravo conoscere, non avendo potuto seguire l’anime in televisione per il mio
divieto domestico all’animazione nipponica, un po’ perché è stato
il primo manga che io abbia mai comprato.
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Yuu, Miki e Ginta in una illustrazione |
La
travagliata storia d’amore tra Yuu e Miki mi aveva molto colpita e l’ho letto e riletto fin quasi a
consumarne le pagine. Ora la storia non mi pare
nulla di eccezionale, gradevole ma spesso ingenua, un po’ stereotipata e fin esagerata in molte parti. Mi sento distinguere questa serie a chi sente forte
l’effetto nostalgia (comunque è simpatica come storia), a chi magari sta muovendo
i primi passi nel mondo dei manga (con le sue tavole semplici e lineari è anche facile da leggere) e a chi possa apprezzare una storia romantica interamente basata sulle
pare mentali di un gruppo di adolescenti. L’idea di partenza
non è male (i genitori che si scambiano le coppie e vanno a vivere insieme, creando la situazione di due adolescenti di sesso opposto con le camere adiacenti, a cui va aggiunto il mistero del padre di Yu) e anche le storie dei personaggi secondari sono
abbastanza simpatiche ma, indubbiamente, non si tratta di un
capolavoro.
Marmalade Boy avrà presto un seguito, chiamato Marmalade Boy Little, che narrerà le avventure dei fratellini di Yu e Miki, nati, suppongo, a genitori scambiati, e sarà ambientato tredici anni dopo la fine serie originale. Pare anche che ritorneranno anche i vecchi protagonisti.